Showroom Virtuale: un'alternativa digitale per tutti coloro che non possono vivere senza fare acquisti

Sembra ormai appurato il fatto che il lockdown ha interessato tutte le sfere della vita. “COVID-19: la nostra vita non sarà più la stessa” – è il verdetto della maggior parte degli esperti in diversi settori e il pensiero difficile da obiettare. Per cambiare le abitudini delle persone ci vuole del tempo e lo shopping non fa eccezione.

Ora sembra che il mondo si sia fermato per vedere cosa il futuro ha in serbo per noi, ma pare anche che esista una forte richiesta di innovazione il che è un chiaro sintomo di prontezza al cambiamento. C’è un urgente bisogno di trasformare non solo stessi, ma anche i propri affari. “Se vuoi sopravvivere, cambia te stesso”: per quanto sconvolgente possa sembrare, questo slogan va preso nel suo significato letterale.

Ovviamente, la prima ondata di cambiamento ha interessato aziende e imprese che operavano nel settore di produzione di mezzi di protezione per i professionisti e la popolazione. Le altre aziende, dopo essersi riprese dal primo shock, si sono rese conto che in tempi di crisi si dovesse modificare l’approccio stesso verso gli affari e le vendite, nonché riformare del tutto le loro attività commerciali. Il fatto che la gente sia attualmente rinchiusa nei propri appartamenti non significa che abbia cessato di vivere o avere delle necessità.

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Ora che il lavoro si è spostato dagli uffici nei soggiorni e nelle cucine, le aziende hanno cominciato a competere non per la presenza fisica del cliente nel negozio ma per la sua attenzione. Se prima avere un negozio online era opportuno solo nei determinati ambiti, con l’inizio del lockdown, quasi tutti gli ambiti professionali sentono un bisogno urgente di una piattaforma virtuale in una forma o nell’altra.

Tutto è abbastanza chiaro con le attivita E-commerce perché il lockdown non ha influito in modo particolare sul loro lavoro. Tuttavia, i clienti che prima preferivano visitare di persona il negozio hanno bisogno di qualcosa che gli dia un certo senso di “presenza”.

Oramai, molti hanno potuto apprezzare la possibilità di vedere una poltrona in un negozio di arredamento non solo come un pezzo da museo, ma come parte di un progetto di design, anche se virtuale. La poltrona in uno spazio vuoto, non sarebbe di particolare interesse, mentre quest’ultima in uno spazio arredato con magari una tavola completamente apparecchiata, una candida tovaglia, dei bicchieri e un vaso con un bel mazzo di fiori, è tutto un’altra storia. Magari il cliente venuto nel negozio per comprare solo una sedia, si ricorderà all’improvviso della sua tovaglia vecchia e completamente rovinata dopo l’ultima festa. E poi, il suo compleanno è dietro l’angolo e i suoi amici gli porteranno sicuramente dei fiori e lui non saprà dove metterli. Ed eccoti qua: il tuo cliente felice esce dal negozio con una poltrona, una tovaglia, un vaso o forse qualcos’altro! Perché? Perché stanno così bene nel suo salotto!

Per tutti coloro che amano girare per i negozi alla ricerca di un mobile o di un elemento d’arredo perfetto, molte aziende hanno aperto dei showroom virtuali. Il mondo trinimensionale ha offerto a molti settori un’incredibile flessibilità: ci sono quelli che hanno realizzato delle foto panoramiche dei propri negozi e delle esposizioni e altri che sono andati oltre rivolgendosi alle tecnologie di Realtà Virtuale e quella aumentata.

Cosa porterebbe più vantaggio al vostro business: la fotografia reale o le tecnologie 3D? Parliamone! Chi ha deciso di restare fedele agli strumenti tradizionali come la foto ha probabilmente tratto vantaggio dal fatto di essere stato in grado di lanciare tali showroom più velocemente visto che è decisamente più facile scattare delle foto che creare un mondo virtuale. Oltretutto, la Realtà virtuale è più flessibile, interattiva e ha più vantaggi a lungo termine. Il negozio virtuale non è limitato in termini di spazio, numero di articoli o altri fattori che caratterizzano il negozio fisico. Inoltre, i clienti possono beneficiare di alcuni vantaggi come, ad esempio la possibilità di configurare il prodotto desiderato, cambiare il colore del divano o del tessuto della poltrona in un solo click. Così il cliente potrà avere subito un’idea di come apparirà il suo salotto.

Cosa riserva il futuro per gli showroom virtuali con la fine del lockdown? Probabilmente lo scopriremo solo quando sarà finito. Ma per ora possiamo già vedere che il loro potenziale e questo tipo di presentazione saranno difficili da battere. È molto probabile che in futuro ci saranno addirittura delle piattaforme, una sorta di supermercati virtuali dove saranno esposti i prodotti di tutti i generi.

È innegabile che il virus ci abbia colpiti tutti, il nostro stile di vita e il modo in cui interagiamo con il mondo. Possiamo sostenere che ha avuto solo un impatto negativo? Certamente no. E come qualsiasi turbulenza, il coronavirus è diventato un catalizzatore per molti cambiamenti, sia positivi che negativi. Abbiamo l’opportunità di dare uno sguardo nuovo alla nostra routine sia in casa che al lavoro. Ecco perché probabilmente la cosa più importante ora è cercare di adattarsi alle nuove realtà il più veloce possibile e lo showroom virtuale come modo alternativo di fare shopping è una di queste.

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